• Tempo di Lettura:2Minuti

In tutti speravano che tornasse a casa, ma ora questo scenario non può più accadere.
Il 15enne che era fuggito a Senigallia dopo aver rubato la pistola del padre è morto: i Carabinieri hanno trovato il suo corpo in un casale abbandonato a Montignano.

Le ricerche erano in corso da questa mattina e le forze dell’ordine avevano controllato tutte le zone vicino a Senigallia, la città in cui viveva il 15enne.
Molti temevano che il ragazzo potesse usare l’arma contro altre persone: invece, l’ha usata contro sé stesso.
Gli inquirenti della Procura di Ancona, con la supervisione della Pm Irene Bilotta, hanno aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio.
I Carabinieri hanno disposto l’autopsia della salma e il sequestro del cellulare del minore: l’obiettivo è indagare nella vita del giovane, per scoprire se ci fossero in atto episodi di bullismo contro di lui.
Il ragazzo aveva da poco cambiato istituto, trasferendosi al termine della prima superiore: potrebbe essere questa una delle piste che gli investigatori dovranno setacciare.
I dirigenti scolastici degli istituti frequentati dal 15enne hanno prontamente smentito l’ipotesi che all’interno delle proprie scuole si verificassero episodi di bullismo.
Da lodare la decisione di attivare dei percorsi di supporto psicologico per i coetanei di Leonardo (questo il nome del ragazzo) per affrontare questo momento difficile.
Un’altra possibile pista potrebbe svilupparsi all’interno dell’ambito familiare: i genitori del ragazzo, infatti, sono separati, e questo potrebbe aver influito nella scelta di Leonardo.
Gli inquirenti hanno tanto lavoro da fare per rispondere alle numerose domande che questa triste vicenda lascia dietro di sè.