Win or Lose: un’esternazione delle emozioni, in stile Inside Out
Sembra che Pixar abbia colto nuovamente nel segno con Win or Lose, la nuova serie originale targata Disney e che potete trovare su DisneyPlus in 8 splendidi episodi. Tutte le puntate, alla fine, si vanno a collegare a quella finale ed in ogni singolo racconto troviamo un personaggio che deve affrontare diversi problemi personali ed emozionali, mettendo l’accento su argomenti attuali, molto importanti e profondi.
La serie racconta di una squadra giovanile di softball formata sia da maschi che da femmine, che sta giocando il campionato nazionale e deve raggiungere la finale. Sono diversi gli elementi sui quali si sofferma la serie, a partire dalla figlia del coach della squadra, una bambina insicura che viene spesso sovrastata dalle sue incertezze. O anche il ricevitore dei Pickles, così si chiama il team, che viene rappresentata come una ragazza tuttofare, ma che quando le si para davanti un ostacolo, ogni cosa intorno a lei inizia a levitare, quasi fosse irrangiungibile.
Win or Lose, dall’accettare se stessi ad affrontare le proprie paure

Mentre Inside Out si incentra molto sulle emozioni viste dall’interno e sulla loro rappresentazione visiva, Win or Lose affronta la tematica sulla in modo diverso, immaginando visivamente le sensazioni e/o gli stati d’animo. Se vogliamo fare un esempio, nel primo episodio vediamo come la figlia del coach viene spesso sovrastata dall’insicurezza, rappresentata da questo essere gelatinoso formato dal suo sudore che le pesa sulla schiena a rappresentare la difficoltà a superare determinate situazioni che le sembrano insormontabili.
Win or Lose ha pienamente colto nel segno, visto la perfetta rappresentazione delle diverse sensazioni dei ragazzi. La serie, inoltre, affronta temi molti difficili per gli adolescenti in generale, come l’accettazione di se stessi, la paura di aprirsi agli altri e mostrarsi veramente come appariamo, e la difficoltà della crescita in generale, sia nelle relazioni con gli altri che con se stessi.
Inoltre, c’è un aspetto da non sottovalutare: Win or Lose non si rivolge solo ad un pubblico dedicato a giovani e ragazzi, ma anche ad un pubblico adulto. Questo perché non solo i ragazzi hanno difficoltà ad affrontare le diverse vicissitudini che ci si parano davanti, ma anche alcuni adulti del film dimostrano molte incertezza nella vita.
Tra un’armatura difesa del giudizio della gente, e la difficoltà di esprimere ciò che si pensa

Per la precisione ci sono diversi personaggi che rappresentano benissimo alcune dinamiche nelle quali ci si potrebbe immedesimare. Il Signor Brown, per esempio, l’arbitro dei match che vediamo durante la serie, ha un modo particolare di affrontare il giudizio degli altri. Infatti, viene rappresentato con un’armatura a difesa delle parole che pubblico e giocatori gli rivolgono contro. Una rappresentazione perfetta per far capire quanto anche le parole possono far male.
Un’armatura, quella di Brown, che lo difende anche dai rapporti con le persone, dopo alcune cose che gli sono accadute, e che gli permette di nascondersi dietro a questa scorza per evitare qualsiasi tipo di scontro. Una rappresentazione perfetta per questo personaggio, che mette in scena quanto può pesare il giudizio degli altri, soprattutto se non si ha più fiducia in se stessi.

Una bella storia è quella di Kai, forse una sorpresa durante la narrazione della serie. Tra la difficoltà di accettare se stessa e capire come convivere il suo nuova stato, è uno degli episodi più emozionanti della serie. Come quello che riguarda il lanciatore della squadra, il quale fa vedere quanto sa essere duro, ma che in realtà è un ragazzo dolce e sensibile che si nasconde dietro a questa maschera per evitare di essere preso in giro.
Un finale perfetto, per una serie che ha ancora da dire

Dunque è un vero peccato che Win or Lose sia passata inosservata al grande pubblico perché è di questo che si ha bisogno. Prodotti per tutti, che parlano di argomenti importanti che possono aiutare anche molti ragazzi a capire come superarli, magari immedesimandosi nei personaggi rappresentanti nel prodotto originale Pixar.
Nell’episodio finale, c’è un altro messaggio importante, rivolto a tutti: il confronto con gli altri. Non bisogna tirarsi indietro nel confrontarsi col giudizio altrui, ne tantomeno evitare di dire cose che potrebbero, poi, darti fastidio. Accumulare rancore non serve, visto che prima o poi si implode e si va creare una frattura insanabile. Il finale della serie, infatti, sottolinea come l’unione ed il dialogo aiutano spesso a risolvere molti problemi della nostra società, che in molti casi ci sembrano insormontabile ed impossibili da scalare.

Una serie incredibile che trova diversi modi per comunicare a grandi e piccoli, con idee originali, e che possiamo definire un Inside Out 2.0, in quanto ad argomenti trattati e mostrati. Se ancora non avete visto Win or Lose andate a recuperarla assolutamente perché non ne rimarrete delusi, anzi, sicuramente ne sarete affascinati.
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