Delitto di Garlasco, le sensazioni di Andrea Sempio
Andrea Sempio è “sconvolto, non tanto per sé stesso, perché dice che lui questa cosa comunque può affrontarla, può difendersi perché non ha fatto nulla, ma ciò che lo terrorizza di più e lo distrugge sono le conseguenze sui suoi genitori, sulla famiglia Poggi, che vive ancora un calvario, e su Marco Poggi“.
Marco, fratello di Chiara, che “chiama quotidianamente Andrea, è distrutto per l’amico”. Così l’avvocata Angela Taccia, che assiste con il legale Massimo Lovati il 37enne indagato nella riapertura dell’inchiesta sul caso di Garlasco, descrive lo stato d’animo di Sempio in queste ore, dopo il prelievo del dna di ieri.
E’ una situazione “paradossale”, ha spiegato ancora la legale Angela Taccia, perché Andrea Sempio – la cui posizione è già stata archiviata due volte, nel 2017 e nel 2020 – come ha ribadito l’avvocata, a suo carico non ha mai avuto “alcun indizio concreto”. Sempio sta valutando comunque di chiedere anche un “aiuto psicologico” per affrontare di nuovo questo “incubo”.
Lui ha attorno, ha aggiunto l’avvocata, “sempre gli stessi amici, che poi sono quelli dei tempi delle medie, e Marco lo chiama tutti i giorni”. E’ possibile anche che nei prossimi giorni, dopo aver preso un periodo di ferie per affrontare il nuovo shock, possa riuscire a tornare al lavoro, “anche il suo datore di lavoro gli sta a fianco e lo difende”.
Luciano Garofano, biologo ed ex comandante del Ris di Parma, “ha dato la sua disponibilità” per essere nominato come consulente della difesa di Andrea Sempio nella riapertura delle indagini sul caso di Garlasco e, in particolare, sugli aspetti genetici. Lo specifica Taccia.
I difensori auspicano che la comparazione del Dna prelevato ieri a Sempio venga effettuata “con un accertamento tecnico irripetibile o con un incidente probatorio”, a cui potrebbe partecipare anche il consulente difensivo.