La scomparsa di Riccardo Branchini, 19 anni, continua a tenere col fiato sospeso la comunità di Acqualagna (Pesaro). Il giovane è svanito nel nulla nella notte di sabato 12 ottobre 2024, dopo essere stato riaccompagnato a casa da un gruppo di amici. La sua auto è stata ritrovata il giorno successivo nei pressi della diga del Furlo, con all’interno alcuni effetti personali, ma di lui non vi è traccia.
Le Ultime Ore Prima della Scomparsa
La sera del 12 ottobre, Riccardo aveva trascorso del tempo in compagnia di amici a Urbino. Riportato a casa dalla comitiva, è stato visto entrare nella sua abitazione dalla nonna. Successivamente, un altro amico si sarebbe recato da lui per recuperare un borsone. I due avrebbero consultato il computer insieme, e poco dopo Riccardo si sarebbe allontanato con la sua auto.
La vettura è stata ritrovata il giorno seguente nei pressi della diga del Furlo. All’interno sono stati rinvenuti i suoi vestiti, il portafoglio e il cellulare, alimentando diverse ipotesi investigative, inclusa quella dell’allontanamento volontario.
Le Ipotesi Investigative
Le indagini esplorano diverse piste, tra cui l’allontanamento volontario. La madre di Riccardo ha rivelato che il giovane, in passato, avrebbe creato documenti falsi per una compagna di scuola, lasciando supporre che potrebbe aver realizzato falsi documenti anche per sé stesso.
“Ho scoperto che aveva fatto una tessera falsa per una sua compagna. Questo mi fa pensare che possa aver creato documenti per andarsene,” ha dichiarato la madre durante la trasmissione Chi l’ha visto?.
Un’altra ipotesi è legata a eventuali conoscenze online: Riccardo trascorreva molto tempo al computer e, secondo la madre, chiudeva spesso il portatile per evitare che lei vedesse le sue conversazioni.
Il Ritrovamento dell’Auto e il Rifiuto di Svuotare la Diga
La famiglia di Riccardo ha chiesto lo svuotamento della diga del Furlo per facilitare le ricerche, ma la Prefettura di Pesaro ha respinto la richiesta. Secondo le autorità, le operazioni comporterebbero rischi troppo elevati a causa delle piene dei corsi d’acqua.
L’avvocata della famiglia, Elena Fabbri, ha ribadito l’importanza di ispezionare le aree sommerse:
“Ci sono zone inaccessibili a causa dell’acqua alta e dei mulinelli. Non puntiamo il dito contro nessuno, ma vogliamo fugare ogni dubbio.”
I Rapporti Tesi con gli Amici
Gli amici di Riccardo hanno descritto un ragazzo ultimamente nervoso e distante. Hanno raccontato che si sentiva escluso e che il gruppo stava cercando di integrarlo maggiormente.
“Ci ha detto che si sentiva messo da parte. Abbiamo provato a chiarire e a includerlo, ma sembrava sempre più taciturno,” hanno spiegato durante un’intervista.
L’Appello della Famiglia
I genitori di Riccardo hanno lanciato diversi appelli pubblici, sia sui social che tramite trasmissioni televisive, chiedendo al figlio di tornare a casa o a chiunque abbia informazioni utili di contattare le autorità.
“Qualunque cosa sia successa, possiamo superarla insieme. Ti aspettiamo a braccia aperte,” ha scritto la madre in un post condiviso sui social.
Conclusioni
La scomparsa di Riccardo Branchini resta avvolta nel mistero. Le autorità continuano a esplorare ogni pista, mentre la famiglia non perde la speranza di riabbracciarlo. Nel frattempo, l’intera comunità segue con apprensione gli sviluppi di questa vicenda.
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Scrivo e sono content creator True Crime su Youtube , canale SCARLETT NOIR.
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