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Emanuele Bonafede in manette per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dal metodo mafioso, il favoreggiatore del boss mafioso Matteo Messina Denaro resta in carcere, aveva chiesto i domiciliari.

Bonafede ha chiesto al tribunale del Riesame di Palermo la sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari. L’istanza è stata respinta dai giudici. Era in cella assieme alla moglie Lorena Lanceri, la donna che per mesi ha accudito il capomafia Messina Denaro gestendo anche la rete dei pizzini, condannata per associazione mafiosa a 13 anni e 4 mesi. Emanuele Bonafede e Lorena Lanceri hanno ospitato Messina Denaro durante la latitanza nella loro abitazione a Campobello di Mazara.

Le dichiarazioni degli inquirenti: “Ospitando Matteo Messina Denaro hanno permesso al capomafia di trascorre molte ore in piena tranquillità e in loro compagnia in un contesto domestico familiare, ma anche e soprattutto di incontrarsi con numerose persone e infine, ma non per importanza, di entrare ed uscire dalla loro abitazione effettuando accurati controlli per ridurre il rischio di essere avvistato dalle forze dell’ordine”.

La coppia effettuava una stretta vigilanza della zona. I video della telecamere di sorveglianza di alcuni negozi hanno ripreso marito e moglie mentre si accertavano che per strada non ci fossero ne polizia ne carabinieri, dando il via libera a Messina Denaro per uscire indisturbato dalla abitazione. Un rapporto di fedeltà assoluta legava la coppia al boss che ricambiava con regali di valore. Al figlio dei Bonafede nel 2001 Denaro fece da padrino della cresima e donò un Rolex da 6300 euro. La spesa fu poi puntualmente annotata in un pizzino. Dalle indagini è emerso ancora che la Lanceri e il capomafia avevano una relazione.

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