Federico Vanelli, ex campione di nuoto con un palmarès impressionante, ha recentemente aggiunto un atto di eroismo alla sua lista di successi. A Fanpage.it, Vanelli ha raccontato come ha salvato un bambino di 12 anni che stava rischiando di annegare nel fiume Adda a Lodi.
Un salvataggio provvidenziale
Il 12enne, trascinato dalla corrente, ha avuto la fortuna di trovarsi nello stesso luogo di Federico Vanelli. Questo evento ha trasformato un pomeriggio ordinario in un momento di salvataggio eroico.
Federico, noto per la sua medaglia d’oro agli europei di nuoto di fondo di Hoorn 2016 nella 5 km a squadre, oltre a diverse altre medaglie internazionali, ha messo in pratica tutta la sua esperienza e competenza in una situazione critica.
L’intervento di Federico Vanelli
Vanelli ha raccontato l’incidente avvenuto un sabato pomeriggio:
“Alcuni miei amici mi avevano invitato ad andare in riva al fiume Adda. Intorno alle 16.30 siamo arrivati e circa 30 minuti dopo ho iniziato a sentire degli schiamazzi, delle urla. Mi sono reso conto che erano grida di aiuto. Ho visto un bambino trascinato dalla corrente e che stava venendo verso di me. Il mio corpo si è mosso da solo e mi sono buttato in mezzo al fiume.”
Grazie alla sua prontezza e abilità, Federico è riuscito a raggiungere il bambino, nuotando contro corrente e sfruttando la forza della corrente stessa per avvicinarsi.
Vanelli ha sottolineato come la sua esperienza di anni di allenamenti e competizioni sia stata cruciale per il successo del salvataggio:
“In queste situazioni non si può improvvisare nulla. Io sono riuscito a salvare una vita perché ho le competenze e un’esperienza di anni e anni di allenamenti e gare in territori del genere.”
Una volta raggiunta la riva, Federico ha messo il bambino in sicurezza su un masso e ha rassicurato i genitori.
La carriera di Vanelli
Federico Vanelli ha avuto una carriera ricca di successi, inclusa una partecipazione alle Olimpiadi di Rio De Janeiro nel 2016, dove si è classificato settimo nella maratona 10 km in acque libere. Tuttavia, nel 2019 ha dovuto interrompere la sua carriera a causa di una patologia genetica, una cardiomiopatia dilatativa.
Ora, Vanelli lavora al Terzo reparto della Mobile di Milano, gestendo una palestra del reparto e offrendo supporto ai colleghi, mantenendo un legame stretto con il mondo sportivo.
“Questo salvataggio vale più di un oro,” ha dichiarato Vanelli, evidenziando quanto sia gratificante per lui aver potuto salvare una vita grazie alle sue abilità.
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