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Emergono nuovi dettagli riguardo al tragico omicidio di Giulia Cecchettin ad opera dell’ex fidanzato Filippo Turetta.
Dopo gli elenchi di Filippo sui passaggi da rispettare nell’esecuzione del delitto, ora emergono le foto e gli audio degli ultimi giorni di Giulia Cecchettin.

I due giovani hanno passato la giornata dell’11 novembre al centro commerciale Nave de Vero di Venezia per fare acquisti.
Durante l’intera giornata, Turetta ha scattato 52 foto, tutte e 52 ritraenti Giulia, persona con cui ormai aveva chiuso la relazione amorosa che li legava.
Filippo, però, non accettava la fine di quella storia, e infatti aveva pronto uno zaino pieno di regali per Giulia: dopo il rifiuto dei regali da parte della ragazza, sarebbe nata una discussione, degenerata poi nell’orribile delitto che ha segnato la fine dello scorso autunno.

Quello che colpisce, però, sono le chat tra Giulia e Filippo nei giorni precedenti al delitto.
Filippo, geloso della nuova conoscenza intrapresa da Giulia con un altro ragazzo, chiede alla sua ex:
“Dai per favore puoi almeno dirmi se hai iniziato a scriverti con qualche tipo? Siamo migliori amici Giulia… tu non hai negato, significa che è vero? Giulia sto malissimo, ti prego mi stai distruggendo. Non puoi più scrivermi la buonanotte perché la stai scrivendo a lui?… sono uno stecco Giulia, come puoi pensare di frequentare un altro tipo, è una cosa violentissima.”
Le risposte di Giulia a queste disturbate e disturbanti lamentele sono tassative:
“Pippo sinceramente col c… vengo a dire a una persona che mi stalkera cosa sto facendo. Ma non ti senti ridicolo? Sei ossessionato, sei uno psicopatico, mi stai cominciando a fare paura. Guarda come mi tratti, come un criminale. Mi hai fatto perdere la fiducia, tutti questi meccanismi di controllo su di me, guardi quando vado a dormire, quanto tempo sto online, mi chiedi se sto scrivendo a qualcuno. Sono tutti metodi ossessivi che mi fanno paura Pippo, mi fanno paura.”

Queste chat, rilette a posteriori, non rappresentano altro che un’inquietante anticipazione di quanto è poi accaduto in quella terribile e maledetta sera dell’11 novembre 2023.