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La recente decisione del governo Orbán di permettere lo svolgimento di una manifestazione filo-nazista a Budapest ha sollevato non solo indignazione, ma anche importanti questioni politiche ed etiche all’interno dell’Unione Europea. L’atteggiamento del governo Orbán dimostra sostegno a ideologie estremiste che vanno contro i valori dell’Europa unita.

La mancanza di una reazione decisa e unitaria da parte delle istituzioni europee e dei governi nazionali rappresenta un fallimento nel difendere i principi democratici e umani su cui si fonda l’Unione. Il caso Orbán è emblematico di una deriva autoritaria che minaccia i pilastri stessi della democrazia europea.

La vicenda Salis ed in conflitti dell’Europa verso Orbán

La vicenda di Ilaria Salis, italiana coinvolta in un processo politico in Ungheria, è un ulteriore esempio delle tensioni e delle contraddizioni che permeano la politica europea. Salis è stata arrestata e detenuta, in un processo che sembra essere guidato più da motivazioni politiche che da vere e proprie accuse concrete.

La lotta contro l’estremismo

La lotta contro l’estremismo non può essere selettiva o discriminatoria. Tutti i governi europei hanno il dovere di proteggere i propri cittadini dalla persecuzione politica. Oltre a difendere i valori democratici e umani su cui si basa l’Unione Europea. La vicenda di Ilaria Salis è un richiamo alla responsabilità e alla solidarietà tra i paesi membri. Questo affinché nessuno venga lasciato solo di fronte all’ingiustizia e alla tirannia politica.

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