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Il tifone Yagi arriva in Cina. In arrivo sull’isola di Hanian, nel sude del paese con venti fino a 234 Km orari. Partito dalle Filippine. Oltre 400.000 sono le persone evaquate. lo riportano i media locali.

Il tifone ha colpito la costa di Wengtian Township nella città di Wenchang, secondo quanto dichiara l’agenzia di stampa statale Xinhua. Potenti raffiche di vento e forti piogge, in ginocchio il sud della Cina e Hong Kong. Costrette le autorità alla chiusura di scuole e uffici, alla cancellazione di voli e altri numerosi disservizi. Yagi ha già causato 13 morti e migliaia di sfollati, il conto delle vittime potrebbe salire ancora. La tempesta più violenta che ha colpito la costa meridionale del Paese in un decennio.

la Borsa è stata chiusa, anche le scuole. T8 è l’allerta, la terza più alta della scala di valutazione. l’Osservatorio segnala ancora che molte attività commerciali resteranno chiuse e i trasporti saranno notevolmente ridotti. Problemi di traffico aereo a Taiwan, ue membri dell’equipaggio e quattro passeggeri sono rimasti feriti a causa di una turbolenza a bordo di un volo della Turkish Airlines in rotta verso Taipei. Il governo cinese ha inviato le task force nel Guangdong e ad Hainan per gestire la prevenzione di eventuali inondazioni.

Nonostante gli appelli delle autorità a restare in casa, molti vogliono immortalare il fenomeno climatico pur rischiando la propria vita. Diverse persone sono state travolte dalle acque del fiume Qiantang, nella provincia dell’Anhui, scattavano, o giravano video con i propri smartphone. Yagi è stato registrato come il secondo ciclone tropicale più potente al mondo nel 2024, dopo l’uragano atlantico Beryl.

La Cina meridionale è spesso colpita durante le stagioni estive e autunnali da tifoni che nascono negli Oceani caldi a est delle Filippine e successivamente si spostano verso ovest. Il cambiamento climatico ha reso le tempeste tropicali più imprevedibili, ancora più intense, portatrici di forti piogge e violente raffiche di vento che causano inondazioni improvvise e danni costieri.

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