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La Mecca, oltre milletrecento pellegrini morti a causa del caldo torrido. Sconvolgente il bilancio durante il pellegrinaggio annuale Hajj. Caldo record, temperature superiori a 50 gradi.

Il numero dei decessi, dichiarato dalle autorità dell’Arabia Saudita, accende i riflettori sull’organizzazione dei pellegrinaggi gestita da intermediari con pochi scrupoli. Secondo i dati, l’83% delle vittime sarebbe arrivata alla Mecca con viaggi non autorizzati. I pellegrini sarebbero quindi stati costretti a percorrere lunghe distanze a piedi sotto il sole, senza assistenza e soccorsi.

Dal Cairo si ritiene che molti pellegrini egiziani abbiano perso la vita a causa di situazioni illecite. Le autorità egiziane hanno ritirato le licenze a 16 agenzie che avrebbero organizzato viaggi senza alcuna attenzione alla sicurezza.

L’accesso alla Mecca è legato alla concessione di un visto. In totale sono disponibili 1,8 milioni di pass che vengono suddivisi tra i vari paesi. Il prezzo può arrivare anche a migliaia di dollari, trovano quindi terreno fertile le agenzie che propongono pacchetti low cost obbligando i pellegrini a cercare un accesso illegale alla Mecca dopo aver attraversato anche aree desertiche.

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