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Non ci avremmo mai creduto che il conflitto russo ucraino ci avrebbe trascinato nella terza guerra mondiale. Piu’ i giorni passano, più la situazione si complica. I potenti parlano una lingua sola, quella degli armamenti. Biden invia gli M142 , razzi a media gittata in grado di colpire l’obiettivo individuato da una distanza di 80 km, Johnson che non vuole essere secondo a nessuno chiede l’autorizzazione all’ America per poter fornire gli M 270 abilitati a sparare 12 missili alla volta. Armi di nuova generazione che richiedono addestramento per chi le usa, nessun problema per l’ Ucraina questo ed altro, l’Europa unita disarmata da sempre si e’ accorta che un esercito serve a garantire la difesa in caso di aggressione improvvisa.

Zelensky sempre più convinto di vincere la guerra, infonde coraggio ai suoi uomini, ringrazia gli alleati, ricordandogli che l’Ucraina combatte per la democrazia. Putin non si arrende spiana i territori in cui passa, 1000 i carro armati distrutti sempre più alti i numeri delle vite sacrificate sul campo di battaglia in entrambi i fronti, cui vanno aggiunti i civili quasi 5000. Volano accuse, sono tornati i pirati predatori, un salto nel passato, Mattarella parla di una guerra ottocentesca, e chiede di non trascurare il problema alimentare senza grano, cereali, farina, olio di semi Asia, medio oriente, Africa del nord rischiano di piombare in una carestia senza precedenti. Inascoltati gli avvertimenti del Cremlino contrario all’eccessiva fornitura di armi con cui l’Ucraina viene costantemente sostenuta.

Trattative di pace in stallo, la strategia in atto privilegia la corsa al riarmo incentrata sulla riconquista dei territori. Zelensky continua a ripetere che l’Ucraina e’ una e tale deve restare. Paradossale pensare che dopo mesi di battaglia all’ultimo uomo la Russia come un cane bastonato si metta in un angolo rassegnato al nuovo padrone che non riconosce. Le sanzioni stanno cominciando a far sentire gli effetti sul mercato, inutile continuare a promettere quello che all’atto pratico non c’e’; tetto al prezzo del gas, teoria pura, la pratica e’ un’altra cosa. Le famiglie per quanto riguarda il nostro paese costrette a fare i conti con i nuovi aumenti che incidono nel bilancio annuale di 2000 euro.

L’estate torrida di suo, quest’anno in anticipo, fiumi in secca come i portafogli degli italiani, tre mesi all’autunno, stagione delle piogge e delle lacrime vere. La diplomazia deve imporre il cessate il fuoco al di la’ degli obiettivi dei contendenti senza aspettare che Putin si dimetta per motivi di salute, la propaganda lo da’ spacciato ogni giorno, l’occidente lo spera, essere costretti a ritrattare le tante decisioni assunte vorrebbe dire chinare la testa e ammettere di avere sbagliato. Biden continua a ripetere che l’America non vuole entrare in guerra con la Russia, l’Ucraina canta vittoria ancora prima di averla perseguita, Putin aspetta come un avvoltoio la sua preda.

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