• Tempo di Lettura:2Minuti

Il 29 giugno 1982, al Sarrià di Barcellona, l’Italia sfidava l’Argentina campione del mondo in carica, guidata dal genio di Diego Armando Maradona. Un’Italia reduce da tre pareggi e criticata aspramente, contro una squadra considerata nettamente superiore. Menotti, l’allenatore argentino, aveva addirittura definito il calcio italiano “arretrato di cinquant’anni”. Ma l’Italia, si sa, non va mai data per spacciata.

L’eroe di quella partita non fu Paolo Rossi, ma Claudio Gentile, che si incollò a Maradona con una marcatura asfissiante, “rustica ma non volutamente maligna”, come la descrisse Brera. Il primo tempo si chiuse sullo 0-0, ma nella ripresa Tardelli sbloccò il risultato con un tiro potente e preciso. Maradona colpì un palo, Zoff parò un tiro di Passarella, poi Cabrini raddoppiò. L’Argentina accorciò le distanze nel finale con Passarella, ma la vittoria andò all’Italia.

italia argentina 1982 maradona

Fu un miracolo sportivo, una partita che dimostrò ancora una volta la capacità dell’Italia di reagire alle difficoltà e di superare le aspettative. L’annullamento di Maradona da parte di Gentile fu un capolavoro tattico e di volontà, un esempio di come l’impegno e la determinazione possano fare la differenza anche contro avversari più forti.

Quella vittoria diede all’Italia la spinta necessaria per affrontare il resto del torneo con rinnovata fiducia, fino alla conquista del titolo mondiale. Il miracolo del Sarrià resta una delle pagine più belle della storia del calcio italiano, un ricordo indelebile di un’impresa che sembrava impossibile.