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DDL Nordio: abrogato il reato di abuso d’ufficio. No, ricompare sotto altro nome nel decreto carceri. Il testo già approvato al Senato, porta profonde novità: si riduce la portata del traffico di influenze illecite limitato a condotte particolarmente gravi; si ampliano i divieti per i giornalisti in materia di intercettazioni. L’aula della Camera ha approvato con 170 sì e 77 no l’articolo 1 del DDL Nordio.

Abrogato reato di abuso d’ufficio

Giuseppe Santalucia, presidente dell’ANM (Unione Nazionale Magistrati):

  • “Io non credo che abolire una norma posta a tutela dei diritti dei privati rispetto a comportamenti abusivi di chi esercita un pubblico potere, possa agevolare crescita ed efficienza generale di un sistema. Anzi, credo esattamente il contrario. Aumenterà la diffidenza nei confronti dei pubblici poteri. Non si muoverà affatto nel senso indicato dal ministro. E’ un errore di prospettiva. La cosa che colpisce è che si abroga il reato di abuso d’ufficio e se ne introduce un altro, con decreto legge, che è il vecchio peculato per distrazione. E’ il segno tangibile che la scelta di abrogare l’abuso d’ufficio è una scelta infelice. Si corre ai ripari con un provvedimento normativo d’urgenza per introdurre una pezza per colmare quei vuoti di tutela che saranno creati dall’imminente abrogazione dell’abuso d’ufficio. Non si può abrogare la norma, ci sono obblighi convenzionale da adempiere. Era meglio non toccare nulla.
  • Questo provvedimento è chiamato il DDL Nordio ma per noi è il DDL Silvan perché, come il mago Silvan, il Ministro Nordio fa sparire il reato di abuso d’ufficio nel ddl e lo fa riapparire sotto false vesti nel dl carceri col nome di ‘peculato per distrazione’, una norma più attenuta per andare incontro ai giusti rilievi del presidente Mattarella”. Lo ha detto in Aula durante l’esame del provvedimento che abolisce l’abuso d’ufficio il capogruppo di AVS in commissione Giustizia Devis Dori”.

Abrogato reato di abuso d’ufficio

Il gruppo del partito democratico in una nota alla Camera a seguito dell’intervento della capogruppo Chiara Braga a cui si sono associate le altre forze di opposizione ha chiesto l’interruzione dell’esame del DDl Nordio alla Camera e l’urgente informativa del ministro della giustizia alla luce della sovrapposizione delle norme all’esame della Camera con una di quelle presenti nel provvedimento varato ieri dal Cdm: “Non possiamo non tenerne conto, siamo una democrazia parlamentare, non possiamo lavorare in modo schizofrenico e nella confusione”.