Out “Algoritmo”, il nuovo singolo di Giovanni Santese, ora disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale. Immaginatevi un futuro in cui qualsiasi cosa facciate è regolata da una macchina, che ha nelle proprie mani i fili delle nostre vite e ci muove a proprio piacimento come burattini di legno, come degli oggetti senza un’anima.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Racconta di un futuro distopico in cui l’umanità obbedisce ciecamente ai comandi degli algoritmi, compiendo i gesti più crudeli e disumani”. Insomma la canzone prefigura un avvenire in cui l’attuale società digitale è portata alle estreme conseguenze, in cui l’uomo non decide più nulla e ha perso la consapevolezza di sé e della propria vita. Un avvenire in cui non ci assumiamo più la responsabilità di scegliere, costruire e assemblare la nostra vita, pezzo dopo pezzo, con tutte le conseguenze, sia positive che negative, che ne derivano.
Un “Algoritmo” che ci spegne
Il brano vuole ricordarci di goderci i momenti di felicità, ma di respirare a pieni polmoni anche i fallimenti e gli attimi di dolore e sofferenza, perché senza di essi non si può crescere ed apprezzare le gioie dell’esistenza. Dunque non dobbiamo aver paura di affogare nelle emozioni positive, quanto in quelle negative, perché solo così siamo “vivi” ed “umani“.
Ecco qual è il modo di sconfiggere “l’algoritmo che tiene il ritmo“ e che vuole farci credere che tutto può essere solo bianco o nero. Diamoci forza e non temiamo di mettere in mostra tutte le sfumature di colori che ci rendono diversi e unici. Questo deve essere il messaggio di speranza che emerge da questa canzone, anche se alla fine Giovanni canta: “non è il destino la peste o la che guerra che ci finirà. Sarà una macchina che piangerà, mentre fa ciò che deve. Non proprio un lieto fine, ma una provocazione che ci deve svegliare.
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