• Tempo di Lettura:2Minuti

Estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti. Sono i reati contestati a vario titolo ai 25 destinatari di una ordinanza di misure cautelari, emessa dal gip di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia a carico di alcuni appartenenti ad una associazione mafiosa radicata ad Aprilia, in provincia di Latina.

La vasta operazione è condotta dalla Direzione investigativa antimafia e dal Comando provinciale del Carabinieri di Latina. Nel corso delle indagini, avviate nel marzo 2018, sono stati raccolti “elementi gravemente indiziari” in ordine alla esistenza di “una associazione mafiosa operante nel territorio di Aprilia e comuni limitrofi avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avente come finalità quella di commettere più delitti“: traffico di sostanza stupefacente, estorsione aggravata, rapina, lesioni e minaccia utili ad imporsi sul territorio ed ottenere il sostentamento di affiliati detenuti; usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria nel confronti di commercianti e imprenditori per somme di denaro cospicue; detenzione e porto di armi.

Arrestato il sindaco di Aprilia

C’è anche il sindaco di Aprilia tra le 25 persone arrestate durante la maxi operazione dei carabinieri in provincia di Latina. I destinatari dell’ordinanza cautelare sono accusati, a vario titolo, di far parte di un’associazione mafiosa dedita alla commissione di reati come estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di droga.

Si tratta di Lanfranco Principi raggiunto, questa mattina, dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma su richiesta della Dda ed eseguita dalla Dia e dai carabinieri del comando provinciale dei di Latina. Al momento, sono in corso perquisizioni a casa del primo cittadino.

Per il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi, sono stati disposti gli arresti domiciliari. La misura è stata eseguita dalla Dia e dai carabinieri del comando provinciale dei di Latina.