Un incontro nella tradizione americana, eppure straordinario.
Joe Biden ha ricevuto Donald Trump alla Casa Bianca dopo innumerevoli attacchi reciproci senza esclusione di colpi per rassicurare il popolo americano che la transizione di potere sarà pacifica.
Un gesto in totale contrapposizione con il caos, la violenza e i morti che il tycoon si è lasciato alle spalle nel 2020.
Sorridenti e rilassati, i due ex avversari seduti davanti al caminetto dello Studio Ovale si sono scambiati una cordiale stretta di mano e parole gentili.
Toni e atmosfere completamente diversi dal loro ultimo incontro diretto, il dibattito televisivo dello scorso giugno che ha segnato la fine della corsa di Biden.
“Bentornato presidente eletto Donald”, ha esordito il presidente uscente, che quattro anni fa non ha ricevuto la stessa cortesia da Trump.
Il tycoon ha risposto così al suo ormai ex-avversario:
“La politica è dura, spesso non è un mondo piacevole.
Ma oggi è una bella giornata e sono grato per questa transizione così tranquilla, il passaggio di potere sarà il più liscio possibile.
Ringrazio il presidente per l’invito molto apprezzato”.
I due leader non hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti, rimanendo seduti sulle rispettive poltrone: Biden sorridente, Trump più concentrato.
A parte i convenevoli e il valore simbolico, il colloquio di circa due ore ha toccato uno dei temi più a cuore di Biden, il conflitto ucraino.
Lo speaker della Camera Johnson ha già avvertito che non ci saranno più soldi per Kiev e Trump sta nominando un inviato per la pace.
Biden ha chiarito al suo successore:
“Aiutare le forze di Volodymyr Zelensky è necessario per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e la stabilità dell’Europa e per contenere la Cina, mantenendo l’equilibrio nell’Indo-pacifico”.
Anche la first lady Jill ha voluto salutare il tycoon per consegnargli una lettera scritta a mano di congratulazioni per Melania.
Un altro schiaffo morale dei Biden ai Trump dopo che l’ex first lady ha snobbato l’invito per il tè con una scusa piuttosto banale.
Prima del colloquio alla Casa Bianca il presidente eletto ha incontrato all’hotel Hyatt di Washington i deputati repubblicani, accompagnato dall’ormai onnipresente Elon Musk.
Il tycoon ha dato il suo endorsement a Johnson per un secondo mandato da speaker, visto che il Grand old party ha mantenuto il controllo della House, e ha ringraziato i suoi per la vittoria in tutti i sette Stati in bilico: “Non potevamo fare meglio di così”.
Trump, accolto in trionfo, ha anche scherzato su un suo eventuale terzo mandato, vietato dalla Costituzione: “Non credo che lo farò, a meno che non ci inventiamo qualcosa…”, ha ironizzato.