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I mercati azionari dell’Europa hanno concluso la giornata con rialzi, anche se lontani dai livelli più elevati registrati all’apertura. L’esito delle elezioni francesi, che ha allontanato lo spettro di una vittoria netta dell’estrema destra di Marine Le Pen, temuta per le sue proposte fiscali più rilassate, ha ridato slancio ai listini del Vecchio Continente, pur non dissipando del tutto le incertezze politiche del momento.
Parigi, arrivata a guadagnare fino al 2,8%, ha chiuso in progresso dell’1,1%, mentre Francoforte ha contenuto i rialzi allo 0,3% e Londra ha chiuso piatta (+0,03%).
A Milano il Ftse Mib è salito dell’1,7% trainato dalle ricoperture sul comparto bancario, oggetto di pesanti vendite dopo le elezioni europee. Si segnala anche lo Sprint di Mps (+6,7%), che da domani il Mef potrà tornare a vendere per effetto della fine del lockup, seguita da Bper (+5,8%), Unicredit (+4,6%), Banco Bpm (+3,4%), Intesa (+3,2%), Popolare di Sondrio (+3%) e Mediobanca (+2,9%).
    Bene Poste (+2,8%) e Generali (+2,7%), Enel svetta tra le utility (+1,7%) mentre Tim sale dell’1,1% nel giorno dell’addio alla rete. In controtendenza invece Prysmian (-1,9%), Stm (-1,8%), Campari (-1,6%) e Interpump (-1,2%).

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