Dissing: origine e significato
Buon sabato!
Questa mattina vi propongo un termine che si sta utilizzando molto anche nella nostra lingua: dissing.
Lo avete mai sentito?
Deriva da to disrespect, in italiano si traduce mancare di rispetto, offendere. E’ un’espressione inglese diventata internazionale soprattutto in ambito musicale.
In particolare lo troviamo nella musica Hip Hop e Rap. Consiste, in breve, nel ferire, prendere in giro l’avversario a colpo di rime cantate. Sì, si tratta proprio di un avversario perché il dissing è la modalità con cui i rapper si sfidano.
I cantanti si lanciano delle challenge (sfide), provocano la controparte che, usando delle rime improvvisate, risponde in modo altrettanto pungente. Un esempio chiaro lo troviamo nel film di Eminem ‘8 miles’ (2002) che rende benissimo l’idea di battles (battaglia, sfida) e di competizioni freestyle (improvvisate).
I dissing non sono versi dai significati celati, ma sono veri e propri discorsi cantati su una base ritmata. Inoltre non sono facili, per crearli bisogna avere creatività, acutezza e spregiudicatezza.
In qualche modo sono provocazioni che fanno spettacolo perché dietro c’è comunque un gossip. Pensiamo al dissing di Tony Effe contro Fedez che poi gli ha risposto a tono a suon di versi. Oppure Shakira che attacca il marito Piqué per essere stata tradita e scrive un pezzo per cui riceve un bel riscontro.
Che il dissing sia un buon dissing oppure no lo dice il buon senso di chi lo fa.
Si può cadere in squallidi discorsi ricchi di parolacce oppure ci si può elevare a versi pungenti che dimostrano la capacità della persona di argomentare le proprie posizioni e i propri punti di vista.

Sono docente di lingue e mamma di un bimbo di sette anni. Appassionata di musica e ballo, cerco sempre il bello nelle cose, secondo me in questo modo si vive meglio il quotidiano.