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Una serata speciale allo Stadio Olimpico: i tifosi della Lazio avranno la possibilità di salutare e ringraziare ancora Sven Goran Eriksson. L’allenatore del secondo scudetto tornerà a casa per essere salutato nel migliore dei modi: ecco cos’ha raccontato ai microfoni de La Repubblica.

Le parole di Eriksson sulla Lazio

“Se sono pronto per l’omaggio che riceverà all’Olimpico? Ma sono io che devo ringraziare. Queste giornate mi danno onore, mi danno energia, mi danno la vita. La società mi aveva già invitato un anno fa per il derby di Roma. Mi ha chiamato di nuovo perché, mi hanno spiegato, allora il saluto era stato improvvisato”. 

Poi torna a parlare della sua Lazio che ha conquistato il secondo scudetto della sua storia, nella stagione 1999/2000:

“Una squadra piena di stelle. Che però si comportavano sempre bene: tutti lavoravano, correvano l’uno per l’altro. Era un piacere allenarli. Con Cragnotti parlammo, sì. Noi conquistammo sette trofei in tre anni, qualcosa andava cambiato, perché i successi arrivano soltanto con le motivazioni, con la fame. Le squadre vincenti non vanno stravolte, ma bisogna sempre ritoccarle”.