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La vittoria del Rassemblement National alle ultime elezioni Europee ha rappresentato un vero e proprio terremoto politico in Francia. Il partito di estrema destra, guidato dal giovane Jordan Bardella e Marine Le Pen, ha raccolto il 31,37% dei consensi e ciò ha portato il Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, a sciogliere l’Assemblée Nationale indicendo nuove elezioni. Nei giorni successivi alle elezioni Europee migliaia di cittadini sono scesi in piazza per manifestare contro l’avanzata del partito di estrema destra.

Nelle scorse settimane la protesta contro Marine Le Pen ha avuto due voci importanti, ovvero quelle dei calciatori della Nazionale francese Marcus Thuram e Kylian Mbappé che hanno chiesto al popolo di fermare l’avanza degli estremisti. Oggi, domenica 30 giugno, il popolo francese è chiamato alle urne per eleggere i membri del Parlamento e i primi a votare sono stati gli abitanti della Nuova Caledonia. Dall’arcipelago del Pacifico del Sud entreranno nella nuova Assemblée Nationale ben due deputati e, stando i dati riportati da Tgcom24, l’affluenza è stata alta. Dalle 8:00 di questa mattina i seggi sono stati aperti anche nella Francia metropolitana.

Gli scenari possibili nel post elezioni

In corsa ci sono tre schieramenti politici: Renaissance con a capo il Presidente francese Emmanuel Macron, il Rassemblement National di Jordan Bardella e Le Nouveau Front populaire di Jean-Luc Mélenchon.
Secondo i sondaggi il partito di estrema destra è il grande favorito per la vittoria, vista anche l’alleanza con l’ex leader repubblicano Eric Ciotti, che nelle scorse settimane è stato espulso dal partito Les républicains portando con se un nutrito gruppo di iscritti. Tuttavia l’esito delle elezioni potrebbe riservare delle sorprese. Qualora il presagio dovesse diventare realtà il movimento fondato nel 1972 da Jean-Marie Le Pen, che nell’ultimo decennio ha avuto una crescita notevole in termini di consenso, raggiungerebbe un risultato storico essendo il primo partito di estrema destra alla guida della Francia. In tal caso Macron sarebbe costretto a nominare Jordan Bardella Primo ministro. Nel caso però che nessuno dei tre schieramenti in corsa dovesse ottenere la maggioranza si otterrebbe un Parlamento frammentato con grandi difficoltà a governare la Nazione.