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La Guerra in Medio Oriente tra Israele e le forze di Hamas prosegue incessantemente e, giunti al 260esimo giorno di combattimenti, si registrano nuove vittime. Nelle scorse ore, infatti, Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha denunciato che la sede dell’organizzazione, circondata dalle tende di civili sfollati, è stata presa d’assalto dall’esercito dello Stato ebraico e il bilancio è di 22 morti e 45 feriti. Le vittime e i superstiti dell’attacco israeliano sono stati portati nell’ospedale della Croce Rossa. Oltre all’attacco alla sede della Croce Rossa, Israele aveva colpito anche una  tendopoli nella parte occidentale di Rafah; anche in quel caso si registrano una ventina di vittime e di oltre cinquanta feriti.

Possibile coinvolgimento del Libano nel conflitto

Intanto si fa sempre più concreta la possibilità di un coinvolgimento del Libano nel conflitto in Medio Oriente. Nella giornata di ieri, venerdì 21 giugno, Israele si è mossa alla volta della città del sud di Al Wazzani. L’attacco è dovuto dalle minacce fatte degli Hezbollah, organizzazione paramilitare islamica sciita sostenuta dall’Iran, a Cipro pronta ad intervenire in aiuto dello Stato ebraico. Predica cautela il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, davanti alla possibile escalation con il Libano, in quanto teme che si creare un’altra Gaza. Dello stesso avviso però non è il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, il quale, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato: “La nostra guerra è la vostra guerra e le minacce di Nasrallah a Cipro sono solo l’inizio. Il diavolo deve essere sconfitto, come la storia ha già provato nel passato”.

L’Armenia riconosce lo Stato della Palestina

Sul piano della diplomazia e del diritto internazionale, invece, l’Armenia nelle scorse ore è entrata nella lista di Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina.