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Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è un tema che genera continuamente dibattito anche nelle grandi assemblee internazionali.
La nuova trovata di Google, però, potrebbe rivoluzionare il mercato: lo sviluppo di un bot per poter simulare una conversazione con i propri VIP preferiti.

L’azienda di Mountain View, infatti, vorrebbe sfruttare l’algoritmo di Gemini (il servizio di intelligenza artificiale di Google) per creare un prodotto che renda attraente l’intelligenza anche agli utenti meno attenti o esperti.
Se una persona volesse immaginare di poter parlare con Donald Trump, Leonardo di Caprio o qualsiasi altra celebrità, il nuovo chatbot di Google potrebbe rendere questo sogno quasi realtà.

La sfida, ancora una volta, sarà tra Google e Meta: è stata proprio l’azienda di Mark Zuckenberg, infatti, a lanciare l’idea dell’unione tra VIP e intelligenza artificiale.
Da settembre, su Whatsapp, Facebook e Instagram ci saranno dei chatbot con cui si potrà parlare con personalità del calibro di Paris Hilton, Snoop Dogg e Tom Brady.
Google, in questo senso, deve muoversi per assicurarsi le personalità virtuali di altri VIP in circolazione, prima che altre realtà intervengano in un mercato che potenzialmente può diventare miliardario.
Le aziende, però, devono fare attenzione a come usare i dati personali delle celebrità, per evitar brutti contenziosi legali: è successo ad OpenAI, citata in giudizio da Scarlett Johansson con l’accusa di aver copiato senza autorizzazione la voce dell’attrice.

Questa ennesima novità delle intelligenze artificiali sembra apparentemente innocua: sarà compito di chi gestisce i singoli servizi garantire che non succeda nulla di illegale o di pericoloso per i VIP e soprattutto per gli utenti.