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House of the Dragon, serie spin-off de Il Trono di Spade ha debuttato questa settimana su Sky Atlantic, facendoci tornare a Westeros durante una delle guerre più sanguinose della storia: quella tra i Targaryen. Due fazioni per un solo trono, che si contendono il regno tra intrighi, tradimenti, guerra, draghi e sesso.

Proprio questo aspetto, però, è stato quello più edulcorato, messo meno in evidenza a differenza della serie madre. House of the Dragon decide di non puntare l’accento, ma anzi togliere quasi completamente scene di sesso, soprattutto quello di stupro. Una scelta che ha sorpreso persino la star della serie Olivia Cooke, che interpreta la regina Alicent Hightower.

In una recente intervista con Elle Magazine, l’attrice ha confessato che si aspettava molte più scene di nudo, vista la reputazione dell’universo di Game of Thrones:

“Pensavo che ce ne sarebbero state molte di più. Sono sollevata del fatto che, nel mio caso, siano scene in cui ci si concentra sul piacere di Alicent. In questo modo non sembrano ingiustificate, al contrario, raccontano una storia”.

Olivia Cooke ha poi sottolineato che aveva girato una scena di sesso molto piccante, che a quanto pare sia stata cancellata dal montaggio finale:

“Era carnale e selvaggia, un gran casino. Non era una bella scena, ed è stata davvero divertente da girare. Secondo lui non era utile agli spettatori per imparare qualcosa in più sui personaggi. Non sono molto d’accordo, ma ok. È il suo show”.

A differenza della Cooke, Matt Smith, attore di Daemon Targaryen, ha sottolineato invece che le scene di sesso che riguardano il suo personaggio sono anche troppe. Due visioni differenti, che fanno ben capire quanto sia divisiva House of the Dragon.