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Lotta al caporalato, Inps e Inail potranno indire concorsi per l’assunzione nel 2024 fino a 514 nuovi ispettori. Previsto da un emendamento dei relatori al decreto Agricoltura depositato alla commissione Industria del Senato.

L’Inps è autorizzato ad assumere a tempo indeterminato, fino a 403 unità, personale da inquadrare nell’area funzionari, famiglia professionale, ispettore di vigilanza. L’Inail potrà assumere fino a 111 persone. Le assunzioni avverranno tramite procedura di concorso pubblico congiunto per titoli e esami, su base regionale, il concorso potrà essere svolto anche a mezzo uso di tecnologie digitali. 

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un passaggio sul caporalato nelle comunicazioni alla Camera:

  • “Sarà introdotto un sistema informativo che consentirà di mettere in relazione tutte le banche dati per contrastare il fenomeno, oltre a pene più severe per chi sfrutta i lavoratori e maggiore personale per i controlli. Abbiamo aumentato il numero di ispettori del lavoro e carabinieri del nucleo tutela del lavoro. Abbiamo sbloccato i ruoli degli ispettori Inps e Inail che erano stati bloccati dai precedenti governi e approfitto per annunciare che intendiamo anticipare le assunzioni previste per Inps e Inail e destinate proprio all’incremento dell’azione ispettiva.
  • Intendiamo anche introdurre, anticipandolo, il sistema informativo contro il caporalato, che ci consente di mettere in relazione tutte le banche dati, per intensificare il monitoraggio e la lotta al fenomeno. Dunque, pene più severe per i criminali, e controlli molto più stringenti. Intendiamo anche valorizzare la rete agricola di qualità con il concorso, e una maggiore responsabilizzazione delle rappresentanze sindacali e datoriali. In una nazione che funziona economicamente e socialmente, ognuno deve fare la propria parte. Noi legislatori, cosi’ come chi rappresenta la spina dorsale della filiera produttiva italiana”.

Lotta al caporalato, annuncio per oltre 500 nuovi ispettori

Il segretario generale della Fai-Cisl Onofrio Rota:

  • “Accogliamo positivamente l’annuncio, da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di nuove misure contro il caporalato che rispondono in parte a quanto chiediamo da tempo e abbiamo ribadito anche dopo i gravi fatti di Latina. Ora è importante che quanto annunciato non sia uno spot ma si traduca in un concreto cambiamento per la legalità e il lavoro agricolo dignitoso.
  • Come abbiamo ribadito assieme alle migliaia di lavoratori e lavoratrici in piazza a Latina con la comunità indiana servono risposte strutturali per un concreto cambiamento partecipato. Serve dunque un cronoprogramma con obiettivi chiari anche sulle altre misure da intraprendere, come il superamento dei decreti flussi e della Legge Bossi Fini.
  • Un’emersione ben programmata dei tanti immigrati entrati regolarmente e divenuti fantasmi arruolati nei circuiti del lavoro nero, regole più restrittive sulle cooperative senza terra, più spazio agli enti bilaterali nel reperimento della manodopera. Una più chiara rendicontazione dei fondi del Pnrr stanziati per gli alloggi dei braccianti. Sarà fondamentale il confronto del governo con il sindacato, soprattutto con un lavoro più costante del Tavolo interministeriale avviato a febbraio.

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