• Tempo di Lettura:2Minuti

Dopo 10 anni dalla sua elezione, il norvegese Jens Stoltenberg lascia il ruolo di Segretario generale della NATO: al suo posto, i 32 stati membri hanno scelto come successore il primo ministro olandese Mark Rutte, 57 anni.

Rutte ha già ricevuto i complimenti dal Segretario uscente Stoltenberg e dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Il cambio della guardia avverrà ufficialmente il 2 ottobre; da quel giorno, Rutte sarà a capo della NATO, in un momento delicatissimo dal punto di vista geopolitico.
La situazione in Ucraina, infatti, tiene banco nell’agenda della NATO, bisognosa di risolvere un conflitto che ormai perdura da dieci anni, nonostante l’interesse sia salito solamente negli ultimi due anni.
Sia Zelensky che Putin hanno commentato la scelta di Rutte per la NATO: se il presidente ucraino ha speso parole di approvazione per il 57enne olandese, lo stesso non vale per il leader russo.
Tramite un suo portavoce, Putin spiega come la nomina di Rutte sia “la conferma dell’ostilità dell’Alleanza”.

Rutte è alla guida dell’Olanda dal 2010 ed è al suo quarto mandato consecutivo, che sta per concludersi dopo le elezioni di novembre.
Di orientamento prettamente conservatore, Rutte ha dovuto fare numerose promesse pur di garantirsi l’appoggio di tutti i paesi membri della NATO.
A giocare un ruolo decisivo per la sua elezione sono stati i governi di Slovacchia e Ungheria, due paesi sovranisti e filorussi: Rutte ha promesso ad Orban di non chiedere all’Ungheria aiuti militari ed economici a favore dell’Ucraina, mentre a Robert Fico ha garantito la protezione dello spazio aereo slovacco.
Tra qualche mese scopriremo se Rutte saprà essere all’altezza di Stoltenberg o se riuscirà ad essere migliore del longevo ex-Segretario generale.