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Quando i fratelli Frattasio reinventarono la pirateria musicale

-di Daniele Amato

Con la recente uscita nelle sale del film a loro dedicato, questo sembra il momento migliore per ripercorrere la storia di uno dei capitoli più importanti del movimento do it yourself italiano in ambito musicale.

La storia di Enrico, Peppe e Angelo Frattasio inizia alla fine degli anni 70, nel pieno centro storico della città di Napoli.

La loro prima esperienza con la diffusione di musica per vie alternative avviene in un negozio di dischi. Il luogo migliore per mettere insieme un sistema che diventerà gigantesco con il passare del tempo. All’interno di questo negozio, una volta ottenute le versioni originali dei singoli, era possibile ricopiarli senza troppa difficoltà sopra le famosissime musicassette. I fratelli Frattasio passeranno ore e ore nell’arco del giorno a sfornare copie pirata dei brani più in voga all’epoca.

Nel giro di poco tempo si andrà a formare una vera e propria “società” dovuta alla grande richiesta che il pubblico aveva del prodotto creato dai fratelli.

Sarà Enrico ad ideare quello che poi sarà il marchio iconico del trio, ossia la firma Mixed by Erry.

Un’etichetta affissa sopra le cassette per certificarne la provenienza, proprio come avviene nei dischi venduti legalmente. La produzione e la distribuzione andrà man mano ad aumentare, con le cassette che una volta incise durante la notte venivano poi rivendute in mattinata per i quartieri di Napoli, trasportate tramite motorini.

Le cassette Mixed By Erry non tarderanno ad arrivare anche nelle diffusissime bancarelle situate nelle più importanti piazze della città, e il timbro ideato da Enrico sarà la chiave per aumentare la visibilità di questi prodotti agli occhi del pubblico.

I fratelli Frattasio sfrutteranno anche l’avanzamento tecnologico nel campo della registrazione musicale. Il trio racconta infatti della svolta avuta dopo l’acquisto di vari registratori Tascam, con il quale aumenteranno esponenzialmente il numero di master stampati e rivenduti.

Col passare degli anni, Mixed by Erry diventerà una vera e propria etichetta discografica non riconosciuta (a volte sovrastando gli introiti delle etichette reali). Compilation personalizzate, laboratori sparsi per case e locali del napoletano, e una grande presenza durante il Festival di Sanremo. Grazie a tutto ciò, nel periodo di picco della loro carriera, i fratelli originari di Forcella finiranno per stampare duecentomila cassette a settimana.

Ad un certo punto saranno anche gli artisti stessi a chiedere di essere inseriti all’interno di queste compilation, così da attirare un pubblico maggiore.

Il successo di Mixed by Erry verrà completamente azzerato dal loro arresto. Scaturito dalle varie denunce di tutti i produttori discografici che, essendosi accorti di questo sottobosco del mercato musicale, decideranno di porre fine alla questione.

La storia dei fratelli Frattasio è di sicuro una storia colma di illegalità e rottura delle regole, ma è innegabile che per quasi due decenni abbiano rivoluzionato il mercato musicale italiano, e la diffusione della musica in generale.

La pirateria musicale è un argomento del quale si continuerà a parlare per ancora diversi anni, ed è importante ricordare che prima di Napster e altre piattaforme del genere, i primi pionieri di questa pratica li abbiamo avuti proprio in Italia, a Napoli, e portavano il nome Mixed by Erry.