Napoli all’ultima curva, quella che passa da Liverpool e si concluderà sabato prossimo in quel di Bergamo. Perché in queste due partite, gli uomini di Spalletti, dovranno difendere, quanto fatto in questi due mesi . Tredici partite e tredici vittorie, ma per mettere il primo obiettivo in cascina, bisognerà uscire da Anfield Road senza prendere un’imbarcata.
“Ca nisciuno è fesso”, il primo assaggio di Luciano Spalletti con lo slang partenopeo è di quelli importanti. Il mittente è Jurgen Klopp che ha incensato gli azzurri nelle parole della vigilia, ma il tecnico di Certaldo, sottolinea che quando ti portano tanto in alto, il tonfo nella caduta è molto più fragoroso.
Non c’è da fidarsi insomma, perché gli inglesi sono capaci di trovare la serata di grazia, quelle che portano a fare 7 gol agli scozzesi del Rangers, oppure 9 in Premier al Bournemouth.
A Liverpool tutto è possibile, lo sa bene l’allenatore azzurro che continua a sottolineare, come l’anomalia sia un Napoli in testa al girone, non un secondo posto di chi ha giocato 2 finali di Champions negli ultimi 3 anni. I compimenti che arrivano da Milner e Klopp non fanno altro che alimentare lo stato di attenzione, poiché è anomalo anche che con cinque vittorie su cinque, si stia all’ultima giornata a giocarsi il primo posto.
Arrivare primi o secondi farebbe tutta la differenza del mondo: si eviterebbero agli ottavi mostri sacri del calibro di PSG , Bayer Monaco, Manchester City, Chelsea e probabilmente Real Madrid. Incontri a dir poco proibitivi per degli ottavi, in caso si arrivasse in testa al girone, si rientrebbe nelle teste di serie con possibilità più alla portata, tra cui Marsiglia, Brugge o Porto, Benfica, una tra Tottenham e Sporting, oltre a Lipsia o Shakthar.
Tutta altra storia, che questo Napoli meriterebbe per quanto fatto vedere fin’ora. Stesso discorso in campionato, l’Atalanta è a meno 5 dagli azzurri, potrà preparare la gara per tutta la settimana e sabato si gioca la possibilità di interrompere la striscia napoletana. In poche parole due curve paraboliche, che porteranno verso il rettilineo del traguardo, fissato al 12 Novembre. Nulla di definitivo, ma di smisurata importanza per andare alla sosta, con due mattoni in cantina, su cui costruire il 2023 .
Ci penserà molto Spalletti in queste ore, soprattutto nello scrivere l’undici da mandare in campo a Liverpool, considerando che da qui a sabato il passo è molto breve. Dubbi che accompagneranno le ultime ore della vigilia, ma una rotazione andrà fatta. Abbiamo visto come Osimhen quando tenuto a riposo, diventi un’arma devastante nella gara successiva. Raspadori e Simeone sono gli uomini di coppa, 8 gol in due sino a questo momento, difficili da tenere fuori. Mario Rui presente in conferenza stampa a fianco dell’allenatore, dovrebbe essere nell’undici di partenza, Oliveira sarebbe buono per Bergamo. Politano in luogo di Lozano, secondo le logiche di staffetta, Anguissa e Lobotka sembrano intoccabili.
C’è anche la possibilità di mettere subito al sicuro il risultato, per partire poi con la girandola delle sostituzioni. Ogni partita è un viaggio verso l’ignoto, come dice il Mister, lo sappiamo..di certo è che siamo all’ultima curva, non si può togliere il piede ora dall’acceleratore.