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Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio ha parlato in un’intervista al Corriere della Sera. Queste le sue dichiarazioni.

“La separazione delle carriere esiste in tutti i Paesi democratici che hanno introdotto, come noi, il codice accusatorio. Inglesi e americani ci ridono dietro quando diciamo che è un attentato all’indipendenza del giudice”.

“Il presidente Mattarella si è più volte espresso sui limiti del cosiddetto protagonismo dei giudici. La partecipazione deve essere contenuta in quei limiti. Io mi riconosco in pieno nelle sue sagge parole”.

“Il magistrato è libero di manifestare ma è vincolato dall’imparzialità che deve manifestare al cittadino. Se un giudice definisce pericoloso il presidente del Consiglio, la credibilità sua, e di chi lo difende, cade a zero”.

“Io continuo a predicare e ad auspicare un dialogo franco e fruttuoso con la magistratura di cui mi sento ancora di fare parte. Non esistono magistrati sgraditi. Come spero non esistano, per i magistrati, politici sgraditi”.

Riguardo all’autonomia differenziata.
“Il contrario. Io ho detto, e lo ripeto, che prima di tutto occorre leggere la motivazione della sentenza, e che a spanne, leggendo il riassunto del dispositivo, è presumibile che i quesiti siano in gran parte superati. E comunque l’ultima parola spetterà alla Cassazione e alla stessa Corte costituzionale”.

Su Elon Musk che ha parlato di autocrazia dei giudici.
“Per il momento è un privato cittadino che si è espresso come gli è sembrato. Anche molti nostri politici si espressero in modo severo contro la Corte Suprema americana. Se e quando avrà incarichi istituzionali, deciderà se sia più utile adeguare il linguaggio al suo nuovo ruolo”.