• Tempo di Lettura:1Minuto

Oggi Paolo Giulierini ha salutato il Mann. Otto anni di direzione, otto anni magnifici con risultati talmente prestigiosi che hanno portato il Museo Archeologico di Napoli nel mondo. Lo definisco SuperMann perche’ e’ una storia da supereroi. Quel ragazzo di Cortona, arriva a Napoli otto anni fa in un giorno di pioggia e comincia l’avventura: rivoluziona il museo, progetta, porta mostre ovunque, crea ponti di cultura, rende il museo moderno, finalmente il Mann brilla.

Nell’auditorium del Mann non ho mai visto una scena cosi’, roba da stadio: un’emozione travolgente con tutti in piedi per Giulierini “O Capitano mio Capitano”. E’ cosi e’ stato il saluto a Paolo Giulierini che rinuncerebbe anche agli Uffizi per tornare qui come ha recentemente dichiarato. E poi quando gli ho chiesto: “Direttore ma lei quanto e’ napoletano?” ecco cosa ha risposto: “Tantissimo. Siccome Ladislao Re di Napoli, nella sua calata dal Sud verso il Nord voleva unificare l’Italia nel ‘400, si narra che abbia saccheggiato con le sue truppe anche Cortona, mi sa che qualche soldato abbia lasciato il segno”.
E mi sa proprio che il segno andra’ oltre questi otto anni!