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Oggi veneriamo San Romualdo. L’Abate è nato nel 952 a Ravenna, è morto il 19 giugno del 1027 a Fabriano. La commemorazione è ricordata dalla Chiesa il 19 giugno.

Nacque dalla nobile famiglia degli Onesti. Dovette assistere suo malgrado ad un omicidio commesso dal padre che lo portò a nascondersi presso il Monastero di classe a Ravenna dove rimase in penitenza per quaranta giorni. Successivamente grazie ale esortazioni di un frate laico e di due visioni di S. Apollinare, si decise a vestire l’abito religioso nel monastero a Ravenna.

Tre anni dopo abbandonò ravenna, si recò vicino Venezia, e dopo vent’anni di tirocinio in compagnia del maestro Marino e di alcuni nobili veneziani passò in Francia, dove dovette sostenere terribili lotte con il demonio, che gli dipingeva in mille modi le difficoltà della vita religiosa, la fragilità della nostra natura e l’enorme fatica che ci vuole per piacere al Signore, ma superò tutto con la mortificazione e la preghiera. Dalla Francia tornò nuovamente in Italia. Voleva recarsi in Russia ma una grave malattia lo scoraggiò.

Oggi veneriamo San Romualdo

Riprese quindi le fondazioni e le visite ai monasteri. Un giorno ad Arezzo incontrò con un conte aretino di nome Maldolo, padrone di una casa e di una selva che dal suo nome si chiamava CaMaldoli. Il conte gli manifestò una visione avuta e gli donò casa e selva. Romualdo, giudicando la località adatta ridusse la casa ad ospizio e vicino costruì un eremo per i religiosi contemplativi. Diede loro con alcune modifiche la regola benedettina e dal nome del luogo li denominò Camaldolesi. Fondò ancora un altro cenobio nella valle di Castu, e vicino costruì una cella romita per passarvi gli ultimi anni. La commemorazione odierna ricorda la traslazione delle sue reliquie nella chiesa di Fabriano. Canonizzazione nel 1595 a Roma da Papa Clemente VIII.

Patrono di:
Bonarcado

Preghiera:

Signore, ci renda accetti l’intercessione del beato abate Romualdo, affinché quel che non possiamo coi nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio.

Martirologio Romano:

San Romualdo, anacoreta e padre dei monaci Camaldolesi, che, originario di Ravenna, desideroso di abbracciare la vita e la disciplina eremitica, girò l’Italia per molti anni, costruendo piccoli monasteri e promovendo ovunque assiduamente tra i monaci la vita evangelica, finché nel monastero di Val di Castro nelle Marche mise felicemente fine alle sue fatiche.

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