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Oggi veneriamo sant’Ottone di Bamberga. Il vescovo è nato nel 1062 a Bamberga in Germania, è morto il 30 giugno del 1139 a Bamberga. La commemorazione è ricordata dalla Chiesa il 30 giugno.

Intorno al 1090 entrò al servizio di Enrico IV, di cui fu capellano nel 1097. Nel 1192 l’imperatore lo nominò vescovo di Bamberga, in questo periodo si occupò della continuazione dei lavori della cattedrale di Spira. Dando prova di una decisa attitudine diplomatica. Nel 1105 fu tra i sostenitori di Enrico IV che passarono ad Enrico V, convinti della necessità di por fine alla contrapposizione con la Chiesa di Roma. A Roma fu solennemente consacrato ad Anagni da Pasquale II.

La sua lealtà nel servitium regis non conobbe tentennamenti. Nell’autunno 1121 Ottone partecipò a Wiirzburg all’assemblea che sancì la pace fra l’imperatore e i grandi del regno, e preparò le trattative di Worms. Nel 1109 fondò il monastero di Priifening, che qualche anno dopo attribuì ai monaci riformati di Hirsau. Nel 1128 svolse missioni di apostolato in Pomerania su incarico di Boleslao di Polonia. Come vescovo di Bamberga si distinse per una intensa politica di promozione dei burgenses.

Oggi veneriamo sant’Ottone di Bamberga

Morì a Bamberga il 30 giugno 1139, fu canonizzato nel 1189. L’opera missionaria di Ottone si articola tra distruzioni di templi e statue, rivolte urbane, punizioni divine, miracoli di tipo punitivo. Ottone è considerato: guaritore delle febbri e del morso dei cani rabbiosi.

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