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Durante il processo a carico di quattro agenti egiziani, è stato mostrato in tribunale un video del 7 gennaio 2016 che documenta l’incontro tra Giulio Regeni e Said Abdallah, rappresentante del sindacato degli ambulanti del Cairo, che si è rivelato il suo ‘traditore’. Il filmato, ripreso da una telecamera nascosta sui vestiti del sindacalista, ha una durata di oltre due ore e mostra Abdallah che insistentemente chiede informazioni sull’attività di Regeni, sul suo progetto finanziato dalla fondazione britannica Antipole con 10.000 sterline e sul suo ruolo di ricercatore. Abdallah afferma: “Non capisco di cosa si tratti questa proposta. L’unica cosa che so è che ci sono 10.000 sterline. Dobbiamo stare attenti a non finire in prigione”.
Regeni spiega che il denaro può essere investito in progetti non governativi, gestiti dal settore privato. Egli afferma di essere in Egitto solo per la ricerca e di non avere il controllo sui soldi. Il video si conclude con Abdallah che contatta uno degli imputati nel processo, temendo che il video possa essere cancellato e chiedendo consigli su come procedere. L’avvocato della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini, aveva già annunciato questa mattina che il video sarebbe stato presentato in tribunale e così è stato.
”Dalla visione del video emergerà che i due parlano letteralmente due lingue diverse, non solo perché Giulio si esprime in arabo classico e Abdallah in dialetto egiziano, insomma non si capiscono. Non si capiscono anche perché hanno degli intenti diversi. Giulio è lì per aiutare mentre Abdallah è lì per poi tradirlo e consegnarlo alla National Security”, ha affermato la legale della famiglia Regeni.
Secondo quanto emerso dal testimone Onofrio Panebianco, i servizi segreti egiziani avevano già ottenuto una copia del passaporto di Giulio Regeni a metà dicembre 2015. Inoltre, gli stessi apparati di sicurezza avevano acquisito anche una copia del progetto su cui stava lavorando Regeni, finanziato per 10 mila sterline, circa un mese prima del suo sequestro nella zona della stazione metro di Dokki. Queste informazioni sono state fornite dal colonnello del Ros che ha condotto le indagini su delega della Procura di Roma.