Out “Muoviti”, il nuovo singolo di Mattia Rame, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il brano, prodotto da Alessandro Giovannini, anticipa il disco “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato”.
“Muoviti” ci esorta a non restare fermi. E’ la presa di coscienza che, solo essendo consapevoli del nostro stato d’animo interiore, possiamo cambiare il modo in cui percepiamo la nostra vita e gli eventi positivi e negativi, che essa ci regala di continuo. Troppo spesso indossiamo degli occhiali che oscurano e alterano tutto ciò che ci circonda e che ci succede quotidianamente. E’ arrivato il momento di toglierci di dosso questi occhiali e vedere le cose per come sono, entrandoci pienamente dentro, nel bene e nel male, sempre con un occhio semplice, ma non banale, propositivo e curioso. Solo così possiamo cogliere la vera bellezza del mondo, quella spontanea e genuina che ci fornisce continuamente spunti per riflettere su noi stessi e la nostra vita.
“MUOVITI MATTIA!”
“MUOVITI MATTIA”, deve essere stato il monito che si ripete e ha ripetuto a sé stesso il cantautore, quando ha scritto la canzone. E’ infatti un’esperienza autobiografica, che parte dalla constatazione secondo cui anche un lieve movimento del corpo aumenta i livelli di serotonina nel sangue. Si sprigionano quindi le endorfine, che svestono ogni cosa del manto oscuro di cui è avvolta. Il brano inoltre rota attorno ad una citazione, contenuta nel ritornello, di William James, uno dei padri della psicologia americana e di quella empirica: “E’ impossibile rimanere tristi manifestando i sintomi dell’allegria”.
E’ fondamentale dunque che non rimaniamo fermi, immobili come quel souvenir sulla mensola in soggiorno. Così facendo infatti prenderemmo polvere noi e i nostri pensieri, che pur essendo stati elaborati, rimarrebbero incollati alla nostra testa. E invece di giacere inerti, i pensieri devono uscire e assumere una forma, correre, essere in costante mutamento e dare origine a loro volta ad altri pensieri, pronti ad agire.
Proprio come una canzone, si deve verificare sempre il passaggio dal pensiero all’azione, intesa come cura e stimolo che ci apre una nuova visione dell’esistenza. Andiamo incontro all’altro e agli altri, perdiamoci nel mare della vita e delle cose e cominciamo a fluire con esse.
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