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Durante l’ultima assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, il presidente Stefano Bonaccini ha annunciato le sue dimissioni, che diventeranno effettive tra due settimane.

Le parole dell’ormai ex-presidente in assemblea hanno tracciato il bilancio della sua presidenza: “Sono stati dieci anni complicati, ma la regione è riuscita ad uscirne più forte di prima. Non so di quante altre realtà si potrebbe dire la stessa cosa”
Bonaccini, in carica dal 2014, è stato eletto europarlamentare al termine delle ultime elezioni europee e lascerà il suo ruolo da presidente di regione al termine del G7 per la scienza e la tecnologia, in programma nei prossimi giorni a Bologna.
Il suo mandato è stato ricco di eventi tragici come l’alluvione della primavera del 2023, la pandemia e la ricostruzione dal terremoto, ma il lavoro svolto da Bonaccini è stato di indiscusso valore.
La regione emiliana, come ha detto lo stesso Bonaccini è stata addirittura valorizzata, seguendo strade quali lo sport per rafforzare la credibilità del territorio: il ritorno della Formula 1 a Imola e la partenza dall’Emilia-Romagna del prossimo Tour de France sono solo alcuni dei tentativi di Bonaccini di restituire valore ad una zona d’Italia particolarmente colpita negli ultimi anni da tragedie di ogni tipo.

Il discorso d’addio di Bonaccini è stato celebrato dai presenti con un caloroso applauso: un applauso che ogni abitante emiliano dovrebbe rivolgere a chi si è speso tanto per un territorio tanto meraviglioso quanto ingiustamente martoriato.