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Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha nominato Susie Wiles come sua Chief of Staff, segnando una novità storica: Wiles sarà la prima donna a ricoprire questo ruolo chiave alla Casa Bianca. Già co-presidente della campagna di Trump e artefice della sua vittoria elettorale, Wiles ha giocato un ruolo determinante nei successi del 2016 e del 2020. “Susie Wiles mi ha aiutato a ottenere una delle più grandi vittorie politiche nella storia americana,” ha dichiarato Trump in una nota, lodando la sua tenacia e il rispetto di cui gode. “Non ho dubbi che renderà orgoglioso il nostro Paese,” ha aggiunto.

Nel frattempo, Trump ha ottenuto un’importante vittoria in Nevada, uno Stato che i repubblicani non conquistavano dal 2004. Questa vittoria porta il conteggio dei voti del collegio elettorale a 301 per Trump, contro i 226 di Kamala Harris.

Intanto, si preannuncia un’ondata di proteste a Washington il 18 gennaio, pochi giorni prima dell’insediamento ufficiale di Trump. Organizzazioni per i diritti civili, tra cui la Women’s March e Planned Parenthood, hanno organizzato una grande manifestazione chiamata “People’s March on Washington”. Si prevede la partecipazione di circa 50.000 persone per contestare le politiche di Trump che, secondo gli attivisti, minacciano i diritti delle donne, degli immigrati, della comunità LGBTQ+ e delle minoranze.

Rachel O’Leary Carmona, direttrice della Women’s March, ha dichiarato: “Stiamo organizzando una marcia per continuare a lottare per la nostra libertà e per contrastare il crescente autoritarismo.” Marce simili si terranno in varie città degli Stati Uniti per ampliare l’opposizione all’amministrazione Trump.

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