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La tragedia di Margaret Spada, giovane deceduta il 7 novembre a seguito di un intervento estetico in un centro medico dell’Eur privo di autorizzazioni, scuote l’opinione pubblica. La Procura di Roma ha iscritto due medici nel registro degli indagati e acquisito documenti dalla Regione Lazio e dall’ASL Roma 2 che sottolineano gravi carenze nel percorso assistenziale. Tra queste, un intervento di rianimazione giudicato “non tempestivo e inadeguato”.

L’ASL ha rilevato che lo studio in questione, formalmente dichiarato idoneo solo per visite pre e post-operatorie, non era attrezzato per operazioni chirurgiche. Inoltre, l’autopsia ha escluso problematiche cardiache pregresse, indicando che le complicazioni sono derivate esclusivamente dall’intervento e dalla successiva gestione.

A Lentini, città natale di Margaret, i funerali sono stati segnati da commozione e partecipazione, con centinaia di persone presenti. La sorella della giovane, Manuela, ha ricordato Margaret come “un angelo”, mentre l’arcivescovo di Acireale ha invitato a riflettere sulla necessità di valori autentici in una società sempre più solitaria.

Le indagini proseguono con verifiche sulle attrezzature del centro, ora sotto sequestro, e sull’operato dei due medici, uno dei quali ha ottenuto la laurea in Romania dopo essere stato escluso in Italia. Intanto, anche l’Ordine dei Medici ha aperto un fascicolo.

La tragedia ha scatenato un dibattito politico: la deputata Ida Carmina (M5S) ha annunciato un’interrogazione parlamentare, chiedendo maggiore vigilanza sui centri medici e un intervento urgente del Ministero della Salute.

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