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La campagna per le Presidenziali americane sta entrando nel vivo. Molti si interrogano su come cambierebbe la politica americana verso la NATO e l’Ucraina se Trump dovesse ritornare alla Casa Bianca. Trump ha detto che, se rieletto, avrebbe una soluzione per riportare la pace in Europa.

Putin fa sapere che ritiene sincere le parole di Trump quando dice di voler mettere fine al conflitto. Il portavoce del capo del Cremlino, Peskov, ha tenuto però a precisare che non c’è nessun dialogo in corso tra il candidato alla Casa Bianca e il Presidente russo.

I leader europei e NATO sono preoccupati di un possibile reinsediamento a Washington di Trump. Temono una sospensione degli aiuti all’Ucraina. Come avvenuto fino a poco tempo fa quando i repubblicani hanno tenuto bloccati i fondi al congresso per mesi prima di renderli disponibili. E questo ha ritardato notevolmente le forniture di cui l’Ucraina aveva necessità.

Ed in questi giorni affiora un ipotetico piano di Trump circa l’impegno dell’America nei confronti della NATO e quindi dell’Ucraina. Quando era presidente aveva espresso il suo punto di vista verso la NATO con aperte critiche nei confronti di quei paesi che non raggiungevano l’obiettivo di spendere il 2% del PIL per la difesa.

Il giornale Politico riporta che, secondo alcuni funzionari già vicini a Trump, gli USA garantirebbero l’ombrello protettivo all’Europa mantenendo sia le forze navali che le basi presenti in Germania, Turchia ed Inghilterra. In questo quadro la maggior parte delle forze di terra (fanteria, corazzati, artiglieria e logistica) sarebbero responsabilità degli alleati europei. Le forze americane si svincolerebbero dal ruolo di principale di forza di combattimento sul vecchio continente ed interverrebbero solo in tempo di crisi. Potrebbe esserci anche una NATO a due livelli, dove la discriminante sarebbe il raggiungimento o meno della spesa per la difesa al 2%. 

Per quanto riguarda la fine del conflitto in Ucraina il “piano” ipotizzato da Trump avrebbe ripercussioni anche sulla policy della NATO. L’ Alleanza si impegnerebbe a non espandersi più verso est, incluso Ucraina e Georgia. Verrebbe negoziato quale parte di territorio di Kiev andrebbe a Mosca. La Crimea dovrebbe rientrare tra i territori da cedere alla Russia.

Ovvio che sono tutte ipotesi scaturite da confidenze ma la NATO già dal prossimo vertice di luglio lavorerà su altre prospettive.