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In questi giorni è in corso a Palermo presso l’aula bunker del carcere di Pagliarelli il processo al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per il caso Open Arms. L’attuale vicepremier del governo Meloni è accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver ritardato nel 2019, quando era a capo del Viminale, lo sbarco dei 147 migranti a che si trovavano a bordo della nave della Ong spagnola sull’isola di Lampedusa. Per questo motivo il Pm Gery Ferrara ha chiesto per il leader della Lega sei anni di carcere. La replica della si terrà il prossimo 18 ottobre.

Giulia Buongiorno, legale di Matteo Salvini, in un punto stampa avuto luogo in un momento di pausa dell’udienza ha parlato di contestazione della linea politica del governo da parte del Pm, di seguito le dichiarazioni dell’avvocato riportate da Tgcom24: “Il pm sta contestando la linea politica del governo. Con questa introduzione, è di intuitiva evidenza, il pubblico ministero sta procedendo con una requisitoria contro il decreto sicurezza bis che è un atto del governo e contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea, portata avanti dall’intero governo. Il pm credo che nonostante abbia detto che questo in realtà non voleva essere un intervento contro la politica nel momento in cui dice che al tavolo tecnico i decreti e le direttive sono tutte inaccettabili, intollerabili e in contrasto con i diritti umani in realtà sta processando la linea politica di quel governo. Per ora è così”.

Il vicepremier Salvini ha così commentato la richiesta di condanna: “Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori”, aveva detto il ministro prima della requisitoria. Spiegando però che rifarei tutto: la difesa dei confini dai clandestini non è reato. Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per aver difeso i confini del proprio Paese. L’articolo 52 della costituzione italiana recita che la difesa della patria è un sacro dovere del cittadino. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data”.

Il Pubblico ministero Ferrara ha così risposto: “Questo non è un processo politico ma pacifico. Qui di atto politico non c’è nulla. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi. Anche i terroristi, i criminali se in pericolo in mare hanno il diritto di essere salvati. Uno Stato, che non è un criminale, li salva e poi li processa. Questo dice il codice internazionale. Una volta salvati vanno portati a terra, anche le navi predisposte per il salvataggio sono definite un posto di sicurezza temporaneo. In sostanza solo la terraferma è un place of safety definitivo. La stessa Cassazione ribadisce che una nave non può essere considerato un posto sicuro”.

La solidarietà della Premier Meloni

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tramite un post sul suo account di X ha espresso solidarietà al ministro Matteo Salvini.