Sin dalla sua apparizione la Vespa ha rappresentato la gioia di vivere e di correre incontro al futuro. In pochi anni è diventata l’icona di libertà ed emancipazione per le ragazze e per i ragazzi. Ha immediatamente espresso valori liberali accompagnando sin ad oggi tutte le vicende che hanno caratterizzato la nostra epoca moderna. La Vespa fu un’idea rivoluzionaria ed innovativa per quel tempo, ovvero il 1946. Nel suo DNA ha aggiunto la straordinaria capacità di interpretare in modo unico il territorio italiano da Nord a Sud Isole comprese rinnovandosi di anno in anno.
Il 23 aprile 1946 la Piaggio & C. S.p.A. deposita – presso l’Ufficio centrale dei brevetti per invenzioni, modelli e marche del Ministero dell’Industria e del commercio di Firenze – il brevetto per “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”. Enrico Piaggio non esita a dare il via alla produzione in serie di duemila esemplari della prima Vespa 98cc. Il debutto in società del nuovo veicolo si tiene al prestigioso Circolo del Golf di Roma, alla presenza del generale americano Stone in rappresentanza del governo militare alleato. L’avvenimento venne ripreso dal cinegiornale statunitense Movieton: gli italiani avrebbero visto per la prima volta la Vespa nelle pagine interne di Motor (24 marzo ‘46) e nella copertina in bianco e nero de La Moto del 15 aprile 1946, toccandola con mano alla Fiera di Milano dello stesso anno, dove anche il cardinale Schuster si fermò incuriosito a guardare l’avveniristico veicolo.
Anni 50
Ma come è nata la Vespa? Come per le idee più geniali, ovvero nel secondo dopoguerra. Corradino d’Ascanio, un progettista dalla mentalità eclettica, è riuscito a fondere la creatività con l’ingegneria meccanica utilizzando parte dell’aerodinamica in un modo semplice e ben congeniale. Ma tenendo presente che la progettazione è nata a ridosso degli anni 50, d’Ascanio volle realizzare un veicolo che estendesse il pensiero anche nel linguaggio in modo che le generazioni successive potessero respirare i valori della Vespa. Una vera e propria rivoluzione nel linguaggio dello scooter stesso e della comunicazione che stava iniziando ad essere comune fra i giovani. Negli anni 50 molti pubblicitari si sono sbizzarriti a coniare termini come Vespizzatevi! indicandone la provenienza, ovvero alla Vespa. Il termine “vespizzarsi”, ha creato uno state of mind con i valori di libertà e spontaneità creando un’energia unica.
Anni 60–70
La Vespa negli anni 60 è diventata fenomeno giovanile Mod o Modernist con una voglia di cambiamento, di stile e modernità. Col passare del tempo la Vespa è diventata elemento di rottura delle convenzioni basandosi sul divertimento libero diventando simbolo di moda, ma soprattutto di stile. Il veicolo ha saputo cogliere le novità degli anni evolvendosi sempre di più per arrivare quasi al suo elemento principale, ovvero l’unione all’interno della modernità. Innovazione, divertimento ed unicità hanno conquistato l’Italia affacciandosi anche nel panorama dell’automotive internazionale grazie all’esuberanza e mentalità fuori dagli schemi.
Anni 80
Altra grande conquista è stata negli anni 80 quando anche le donne hanno iniziato ad essere sempre più parte integrante della società. Una vera e propria piccola rivoluzione questa da parte del genere femminile che si è riappropriata degli spazi attraverso la moda con capi sbarazzini dai colori sprizzanti. Gli anni 80 anni sono stati un decennio molto importante per la trasformazione della donna che ha iniziato a osare e farsi notare. E qui la Vespa ha giocato un ruolo cardine: infatti sempre più ragazze sono a bordo del mitico veicolo esprimendo una femminilità mai vista fino a quel tempo. La donna rappresentata nella comunicazione dei pubblicitari della Vespa aggiunge un coinvolgimento emozionale che ben si sposa perfettamente con lo spirito dello scooter.
Anni 90-2000
A cavallo tra gli anni 90 e 2000 la Vespa è uscita fuori dagli schemi per mettersi al servizio della creatività ispirando artisti di tutto il mondo. Ed è proprio in questo che la Vespa 75th Anniversary Special Edition si è rivestita grazie ad una speciale livrea per festeggiare il suo settantacinquesimo compleanno. Tale evoluzione è proiettata in un futuro tutto da costruire che agganciandosi dalle mode del tempo si è proiettata nei giorni moderni. Sono state distrutte tutte le banalità passate presentandosi con una maggiore vitalità degli anni 2000, soprattutto nel look. Sono stati decenni simili quelli degli anni 90 e primi del 2000 e sono stati vissuti in piena sintonia col mondo giovanile. Questo periodo adesso viene visto dai trentenni e quarantenni di questo tempo con grande nostalgia. La Vespa ha saputo cogliere dai suoi albori tutta la storia dell’Italia diventando icona di stile, modernità e anche simbolo del nostro Paese. A partire dal 2004, quando furono realizzati 58.000 veicoli, la crescita del marchio Vespa è stata costante e spettacolare. Si sono superate le 100.000 unità nel 2006, per arrivare alle 180.000 del 2017 e superare il traguardo dei 200.000 pezzi nel 2018.
Nell’arco della sua storia sono state realizzate: Vespa 125 nel 1949, la Vespa Siluro e Vespa 125 (seconda versione) e la Vespa 125 six day nel 1951, Vespa 150 Sidecar e Vespa 150 GS nel 1955. Negli anni 60 sono giunte Vespa 50 “sportellino piccolo”, Vespa 50S “sprint” Vespa N, R e L. All’inizio degli anni 70 sono giunte sul mercato le versioni 50 Special e Elestart, per poi le versioni Vespa PK50 negli anni 80. Alla fine del secolo la Piaggio ha immesso Vespa PK125 con le varie modernità e una nuova intrigante versione della Vespa 50.
A livello cinematografico la Vespa, precisamente la 125, è stata protagonista con Audry Hepburn che nel film “Vacanze Romane” di William Wyler del 1953, “Poveri ma belli” del 1956 e “Belle ma povere” del 1957, “Cocco di mamma” del 1957 di Dino Risi. Altra grande apparizione della Vespa è stata nella “Dolce Vita” di Federico Fellini del 1960. Altra grande scena è stata in “American Graffiti” di George Lucas a bordo della Vespa GS 160 o la Vespa Blu in “Latin Lover” di Jude Low. Altra grande prestazione della Vespa è stata nella pellicola “Il talento di Mr. Ripley” del 1999 con Matt Damon, Jude Law, Cate Blanchett e Gwyneth Paltrow. Franco Prosperi nel film “Dick Smart 2007” ha messo in evidenza lo scooter più amato dagli italiani. Persino Nanni Moretti in “Amico Caro” è stato a bordo dell’iconica Vespa.